FINCHE’ LA CRISI NON CI SEPARI: I PERIODI PIU’ COMPLESSI NELLA VITA DI COPPIA

FINCHE’ LA CRISI NON CI SEPARI: I PERIODI PIU’ COMPLESSI NELLA VITA DI COPPIA

Nel corso del ciclo di vita della coppia, la relazione che i due partner dovrebbero costruire insieme subisce inevitabilmente forti scosse. Sono dovute a situazioni contingenti che, come accade per tutti i cambiamenti, generano periodi molto critici che possono portare o alla crescita e al consolidamento della relazione o a incrinature molto profonde e, come tali, capaci di portare a irreparabili rotture.

Di seguito si forniscono alcuni spunti di riflessione sui principali.

 

L’avvio della convivenza. Affrontato quasi sempre con grande entusiasmo, l’avvio della convivenza rappresenta un ingente investimento per il futuro e comporta consistenti cambiamenti di vita che, nella quotidianità, coinvolgono sia aspetti concreti sia aspetti psicologici molto importanti. Riguardano:

  • la sfera economica: è quasi inevitabile fare più sacrifici di quelli che si facevano quando si viveva con papà e mamma;
  • l’organizzazione del proprio tempo: occorre occuparsi in toto della della manutenzione e della gestione della propria casa, nonché di tutte le incombenze domestiche e il coordinamento di queste attività con il partner, quasi sempre, non è dei più semplici ed è motivo di forti discussioni;
  • il distacco dalla famiglia di origine: a volte si tratta di una separazione vera e propria nella quale ci si rende anche conto che i propri genitori stanno diventando anziani; altre volte si verificano continue ingerenze dei genitori, perlopiù la madre, nella propria vita di coppia che non si è in grado di arginare con conseguenze spesso disastrose per entrambi i membri della coppia;
  • la gestione degli spazi individuali e di quelli comuni sia dal punto di vista della coabitazione sia da quello relativo al ruolo che effettivamente l’altro assume nella propria vita, con tutte le angosce che ne derivano: da quella di perdere la propria individualità a quella di perdere l’altro.
  • la caduta delle idealizzazioni del partner con cui ci si relaziona nei comuni gesti della quotidianità.

 

La nascita del primo figlio. Si tende a pensare che la nascita di un figlio sia solo ed esclusivamente un evento gioioso. Indubbiamente lo è, ma comporta un processo trasformativo da parte di entrambi i partner molto profondo. Lo sviluppo della capacità di porsi come caregiver per i propri figli dipende infatti dal tipo di rapporto esistente fra i partner, dal modo in cui ciascuno ha affrontato le proprie fasi evolutive e dalla qualità delle elaborazioni che la coppia ha saputo effettuare nel periodo precedente. Con la nascita di un figlio, inevitabilmente, la vita a due viene disinvestita e cambiano sia l’economia affettiva della coppia sia la distribuzione delle priorità e delle energie psichiche. Non solo. Si definiscono meglio i ruoli che ciascun partner può avere all’interno della coppia. E spesso generano sensazioni, perlopiù inconsapevoli, di esclusione, invidia e gelosia molto complesse da elaborare.

 

Il distacco dei figli. Anche questo evento genera una ridistribuzione delle risorse affettive fra i coniugi e può essere foriero di nuovi investimenti nella relazione a due da parte di entrambi i partner con la costituzione di nuovi assetti oppure essere fonte di difficoltà. Il distacco dei figli è comunque un lutto da elaborare, soprattutto per il genitore che più se ne è occupato. Comporta l’esigenza di riorganizzare il proprio tempo e di dedicarsi a nuovi interessi, nella consapevolezza che non si è più giovani, che ci si deve quasi sempre occupare dei genitori anziani e che si chiude un capitolo molto importante della propria vita.