Ansia: la spia di un disagio nascosto

Ansia: la spia di un disagio nascosto

Si manifesta in modi diversi. Può essere generalizzata oppure comparire solo in determinate circostanze come, per esempio, quando si è in auto o sul treno oppure alla vista di particolari oggetti o animali, come i ragni o i cani. Può ‘nascondersi’ dietro a un pensiero ossessivo e/o a un rituale compulsivo. Può esplicitarsi in tutta la sua drammaticità in veri e propri attacchi di panico o ‘limitarsi’ a costringere ad evitare determinati comportamenti.

Sintomo molto diffuso, l’ansia presenta manifestazioni somatiche che, a seconda della sua intensità, possono oscillare dalla fastidiosa sensazione di oppressione per giungere fino alle palpitazioni, alla sudorazione e al terrore di morire o di impazzire tipici degli attacchi di panico. E’ un campanello di allarme, l’espressione di una paura di cui chi la prova non conosce le origini. E’ il segnale di un forte disagio da accogliere e ascoltare nella sua profondità, affinchè possa emergere ed esplicitarsi.

Può essere generata da sensi di colpa, dal timore di perdere l’amore di un membro significativo della propria famiglia, dalla paura di dover rinunciare a una persona cara o di non essere in grado di affrontare un dolore che si è vissuto, ma che non si è ancora afferrato a livello emotivo e quindi non si è ancora elaborato. Può fare riferimento a paure di quando si era bambini che non sono ancora state affrontate, a traumi di cui si è persa la memoria, al terrore di andare in pezzi o a quello di essere invasi e sopraffatti da persone non rispettose dei propri confini e nei confronti delle quali ci si sente indifesi.

Qualunque siano le cause dell’ansia, è pressochè impossibile individuarle da soli: se l’ansia c’è, è proprio perché si ha troppa paura di affrontarne le cause e persino di nominarle. Sarà quindi possibile esplorarle per eliminarne le conseguenze, insieme a un terapeuta con calma e senza fretta.