Ansia, panico e fobie

Ansia, panico e fobie

ansia
“La nostra ansia non viene dal pensare al futuro, ma dal volerlo controllare”.
Khalil Gibran

L’ansia è uno stato di tensione e agitazione persistenti e diffuse. Può essere sempre presente o comparire solo in particolari circostanze, come, per esempio, negli spazi aperti. Lo stato emotivo che determina può essere associato a una condizione di allerta che si esplicita con un eccesso di preoccupazione e reazioni esagerate rispetto alle situazioni in cui ci si trova. Si manifesta con diversi sintomi come l’irrequietezza, la facile affaticabilità, la difficoltà di concentrazione, i vuoti di memoria, l’irritabilità, la tensione muscolare, la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.

L’attacco di panico suscita un’intensa paura ed è un disturbo che compare all’improvviso per raggiungere il suo picco nell’arco, di solito, di 10 minuti. Si manifesta con diversi sintomi come le palpitazioni (il cuore batte molto forte, salta dei battiti o batte in maniera accelerata), la sudorazione, il tremore, la sensazione di soffocamento e di asfissia (sembra di non riuscire a respirare), il dolore al petto (si teme di avere un infarto), la nausea, il dolore al ventre, le sensazioni di sbandamento, il timore di impazzire, di morire e di perdere il controllo, le sensazioni di torpore, i brividi o le vampate di calore. Di solito, chi ha sofferto di un attacco di panico tende ad evitare le situazioni in cui gli è venuto, per il timore possa ritornargli.

Le fobie sono paure specifiche estreme e irrazionali per qualche cosa che non rappresenta una reale minaccia e con cui gli altri si confrontano senza particolari difficoltà. Può accadere, per esempio, di essere molto spaventati alla vista di particolari animali, come ragni, gechi o insetti oppure in particolari ambienti, come gli spazi aperti o quelli chiusi, come l’ascensore, il treno, l’aereo o l’automobile, o ancora nei contesti in cui si ha a che fare con sangue, iniezioni o ferite, come per esempio, negli ospedali o dal dentista.

L’ansia e il panico sono campanelli di allarme. Indicano la presenza di un disagio psicologico le cui cause vanno indagate, scoperte ed esplorate, affinché possano attenuarsi, fino a sparire. Le fobie sono, invece, riconducibili a pensieri o a vissuti considerati inaccettabili da chi ne soffre. Rievocarli e risignificarli con il lavoro terapeutico ne consente la remissione.